LITURGIA DELLE ORE mp3 e Vangelo del 20.02.2010
Inviato: ven feb 19, 2010 8:31 am
LITURGIA DELLE ORE da ascoltare mp3:
versione del giorno completa file .zip http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_02_20/lit_10_02_20.zip
Un'idea sul Vangelo del giorno
20 febbraio 2010
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 5,27-32)
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)
In quel tempo, Gesù vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì.
Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’era una folla numerosa di pubblicani e d’altra gente, che erano con loro a tavola. I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Gesù rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano».
Commento
Facciamo fatica a capire questo testo evangelico, perché normalmente noi non facciamo grandi differenze, andiamo a mangiare da chi ci invita, senza porci eccessivi problemi, a meno che non sappiamo che si tratta di una persona decisamente malvagia, ma in quel caso, normalmente non ci inviterebbe, a meno che non facciamo parte del suo enturage.
Il fatto è che Matteo, l'evangelista, che di fatto è il protagonista di questo brano evangelico, era effettivamente una persona ritenuta malvagia e circondata da persone della sua specie, (i publicani erano gli esattori dell'oppressore romano presso i Palestinesi), per cui accettare un suo invito significava mettersi fuori da ogni convenienza. Gesù però ha l'occasione per definire la sua missione, quella di salvare tutti, in particolare gli ingiusti, quelli che hanno il coraggio di guardarsi dentro e di scoprire che la salvezza è un dono, che nessuna giustizia umana potrebbe né eguagliare, né meritare. Effettivamente è facile forse più per chi è già riconosciuto dal consesso umano come un peccatore comprendere questo messaggio, piuttosto che per chi si senta protetto dalla sua appartenenza. Ricordo un libro, di Tim Willocs, religion, in cui il protagonista, un uomo decisamente senza molti scrupoli, consapevole della propria condizione, che disse di essersi convertito, perché Gesù, che aveva salvato il buon ladrone, gli sembrava un Dio buono e giusto.
- Invitatorio: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_02_20/01_invitatorio.mp3
- Ufficio delle letture: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_02_20/02_ufficioletture.mp3
- Lodi: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_02_20/03_lodi.mp3
- Ora media: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_02_20/04_oramedia.mp3
- Vespri: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_02_20/05_vespri.mp3
- Compieta: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_02_20/06_compieta.mp3
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Un'idea sul Vangelo del giorno
20 febbraio 2010
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 5,27-32)
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)
In quel tempo, Gesù vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì.
Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’era una folla numerosa di pubblicani e d’altra gente, che erano con loro a tavola. I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Gesù rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano».
Commento
Facciamo fatica a capire questo testo evangelico, perché normalmente noi non facciamo grandi differenze, andiamo a mangiare da chi ci invita, senza porci eccessivi problemi, a meno che non sappiamo che si tratta di una persona decisamente malvagia, ma in quel caso, normalmente non ci inviterebbe, a meno che non facciamo parte del suo enturage.
Il fatto è che Matteo, l'evangelista, che di fatto è il protagonista di questo brano evangelico, era effettivamente una persona ritenuta malvagia e circondata da persone della sua specie, (i publicani erano gli esattori dell'oppressore romano presso i Palestinesi), per cui accettare un suo invito significava mettersi fuori da ogni convenienza. Gesù però ha l'occasione per definire la sua missione, quella di salvare tutti, in particolare gli ingiusti, quelli che hanno il coraggio di guardarsi dentro e di scoprire che la salvezza è un dono, che nessuna giustizia umana potrebbe né eguagliare, né meritare. Effettivamente è facile forse più per chi è già riconosciuto dal consesso umano come un peccatore comprendere questo messaggio, piuttosto che per chi si senta protetto dalla sua appartenenza. Ricordo un libro, di Tim Willocs, religion, in cui il protagonista, un uomo decisamente senza molti scrupoli, consapevole della propria condizione, che disse di essersi convertito, perché Gesù, che aveva salvato il buon ladrone, gli sembrava un Dio buono e giusto.