- Invitatorio: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_02_23/01_invitatorio.mp3
- Ufficio delle letture: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_02_23/02_ufficioletture.mp3
- Lodi: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_02_23/03_lodi.mp3
- Ora media: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_02_23/04_oramedia.mp3
- Vespri: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_02_23/05_vespri.mp3
- Compieta: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_02_23/06_compieta.mp3
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Un'idea sul Vangelo del giorno
23 febbraio 2010
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 6, 7-15 )
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».
Commento
La nuova traduzione del Padre Nostro, il cui senso era chiaro anche prima, rende maggior giustizia al Signore, che non è arttivo nel mettere gli uomini nei guai, ma li sostiene nella tentazione, se pure la permette.
Anche il seguito allora non va interpretato in senso vendicativo, se non perdoniamo il padre non perdonrerà a noi, quasi si ponesse sullo stesso piano, assumendo la difesa del nostro avversario, ma deve essere letto nel senso che la nostra chiusura impedisce a Dio di perdonarci, la nostra struttura di pensiero non permette a Lui di esercitare la sua misericordia.