LITURGIA DELLE ORE mp3 e Vangelo del 02.03.10
Inviato: mar mar 02, 2010 8:16 am
LITURGIA DELLE ORE da ascoltare mp3:
versione del giorno completa file .zip http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_03_02/lit_10_03_02.zip
Un'idea sul Vangelo del giorno
02 marzo 2010
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 23, 1-12 )
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)
In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».
Commento
nella nostra esperienza è sempre in aguato il rischio del potere, che ci distoglie dalla nostra identità di cristiani, cioè di coloro che imitando Gesù, si fanno servi degli altri, mettendo a disposizione tutti i doni che ci sono stati dati per il bene comune. Il rischio è che usurpiamo la paternità e la guida di Gesù stesso, convinti di bastare a noi stessi o, peggio, di poter dire agli altri cosa fare o non fare, senza farne esperienza. questo è un pericolo tipico di chi ha responsabilità, per questo Gesù lo riferisce ai capi del popolo, ma alla fine del brano, non dimentica che è un problema per tutti e dà una regola valida per ciascuno, qualsiasi sia il potere che eserciti nella comunità.
- Invitatorio: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_03_02/01_invitatorio.mp3
- Ufficio delle letture: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_03_02/02_ufficioletture.mp3
- Lodi: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_03_02/03_lodi.mp3
- Ora media: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_03_02/04_oramedia.mp3
- Vespri: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_03_02/05_vespri.mp3
- Compieta: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_03_02/06_compieta.mp3
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Un'idea sul Vangelo del giorno
02 marzo 2010
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 23, 1-12 )
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)
In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».
Commento
nella nostra esperienza è sempre in aguato il rischio del potere, che ci distoglie dalla nostra identità di cristiani, cioè di coloro che imitando Gesù, si fanno servi degli altri, mettendo a disposizione tutti i doni che ci sono stati dati per il bene comune. Il rischio è che usurpiamo la paternità e la guida di Gesù stesso, convinti di bastare a noi stessi o, peggio, di poter dire agli altri cosa fare o non fare, senza farne esperienza. questo è un pericolo tipico di chi ha responsabilità, per questo Gesù lo riferisce ai capi del popolo, ma alla fine del brano, non dimentica che è un problema per tutti e dà una regola valida per ciascuno, qualsiasi sia il potere che eserciti nella comunità.