- Invitatorio: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_03_03/01_invitatorio.mp3
- Ufficio delle letture: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_03_03/02_ufficioletture.mp3
- Lodi: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_03_03/03_lodi.mp3
- Ora media: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_03_03/04_oramedia.mp3
- Vespri: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_03_03/05_vespri.mp3
- Compieta: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_03_03/06_compieta.mp3
versione del giorno completa file .zip http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_03_03/lit_10_03_03.zip
Un'idea sul Vangelo del giorno
03 marzo 2010
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 20, 17-28 )
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)
In quel tempo, mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i dodici discepoli e lungo il cammino disse loro: «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà consegnato ai capi dei sacerdoti e agli scribi; lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani perché venga deriso e flagellato e crocifisso, e il terzo giorno risorgerà».
Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli e si prostrò per chiedergli qualcosa. Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Di’ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno». Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo». Ed egli disse loro: «Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli. Ma Gesù li chiamò a sé e disse: «Voi sapete che i governanti delle nazioni dòminano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».
Commento
la madre dei figli di Zebedeo sembra una donna meschina, suscita la nostra indignazione come quella degli Apostoli, ma si dimentica che gli stessi Apostoli, in altre occasioni, facevano esattamente gli stessi discorsi, tanto è vero che si vergognarono quando Gesù li colse in flagrante. Gesù invece, conoscendo la natura umana, ne approfitta per tradurre questo episodio in un insegnamento, che traduce anche sul piano politico ed istituzionale quello che ha detto in questi giorni, proposto dalla liturgia, riguardo ai precetti religiosi imposti dai capi dei Farisei, cioè la stessa logica e regola del servizio. Inoltre spiega che la sua offerta della vita non è una farsa, non è un pretesto per poi prendere il potere, ma un'offerta autentica, in cui la sua vita è donata, realmente. Non solo, introduce il concetto di sacrificio riparatorio, l'idea di vita data in riscatto, che molti santi hanno fatto proprio, offrendo la loro vita per la salvezza di molti.