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LITURGIA DELLE ORE mp3 e Vangelo del 04.03.10

Inviato: mer mar 03, 2010 8:44 am
da Dante Balbo
LITURGIA DELLE ORE da ascoltare mp3:

versione del giorno completa file .zip http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_03_04/lit_10_03_04.zip


Un'idea sul Vangelo del giorno
04 marzo 2010

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 16, 19-31 )
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)


In quel tempo, Gesù disse ai farisei:
«C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe.
Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: “Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma”.
Ma Abramo rispose: “Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi”.
E quello replicò: “Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento”. Ma Abramo rispose: “Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro”. E lui replicò: “No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno”. Abramo rispose: “Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti”».


Commento
Una parabola classica, non solo perché è conosciuta, ma perché rispecchia uno stile già presente nella Scrittura, come si può notare dalle altre due letture della Messa, una di Geremia che riprende il tema del doppio destino dell'uomo e il salmo 1 che quasi ne copia il testo. quello che appare evidente è che la vita è il luogo ove possiamo fare questa scelta, una volta varcati i cancelli della morte diviene definitiva. questo non esclude la possibilità di purificazione, che la Chiesa ha fissato nel dogma del purgatorio, ma in questo caso non si tratta di una variazione nella scelta, semplicemente di un percorso che nella vita non è stato concluso, se pure orientato verso la Vita Eterna.
la Prova di questa asserzione non è tanto nel fatto che lazzaro è portato accanto ad Abramo, mentre il ricco è destinato all'inferno, ma nel fatto che il ricco non cambia, né Lazzaro. Il primo infatti anche dall'inferno continua a dare ordini, a trattare con Abramo, considerando Lazzaro poco più che uno strumento, lazzaro che non si era lamentato in vita, non parla neanche ora, non prende le proprie difese, non odia il ricco che lo ha ignorato per tutta la sua misera vita.