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liturgia delle ore mp3 e vangelo del 08.03.10

Inviato: dom mar 07, 2010 4:53 pm
da Dante Balbo
LITURGIA DELLE ORE da ascoltare mp3:

versione del giorno completa file .zip http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_03_08/lit_10_03_08.zip


Un'idea sul Vangelo del giorno
08 marzo 2010

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 4, 24-30)
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)


In quel tempo, Gesù [cominciò a dire nella sinagoga a Nàzaret:] «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidóne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Elisèo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro».
All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.


Commento
Riconoscere i profeti non è facile, soprattutto perché sono scomodi, oppure perché non pensiamo di essere sufficientemente degni, oppure perché abbiamo in testa un modello di profeta e quello che ci viene incontro non risponde ai nostri canoni.
Gesù è così, un profeta vero, quindi spesso ci disorienta, soprattutto se pensiamo come gli abitanti di Nazareth di avere una certa famigliarità con lui. Non si tratta solo di un'esperienza personale, ma di una specie di gioco logico cosmico, una regola della storia della salvezza, in cui ogni volta che Israele aveva l'impressione di essere al centro del mondo, Dio mandava i suoi profeti a qualcun altro. C'è una storia sotterranea, un disegno sconosciuto e misterioso, che passa tra le pieghe dei fenomeni eclatanti, per disegnare la storia di Dio con l'uomo, come quella delle anziane babuske tedesche, deportate in Siberia, che per 40 anni hanno mantenuta viva la fede, alla faccia del regime totalizzante.