- Invitatorio: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_04_24/01_invitatorio.mp3
- Ufficio delle letture: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_04_24/02_ufficioletture.mp3
- Lodi: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_04_24/03_lodi.mp3
- Ora media: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_04_24/04_oramedia.mp3
- Vespri: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_04_24/05_vespri.mp3
- Compieta: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_04_24/06_compieta.mp3
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Un'idea sul Vangelo del giorno
24 aprile 2010
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 6, 60-69)
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)
In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?».
Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono».
Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre».
Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».
Commento
La professione di fede di Pietro, se pure pronunciata sotto l'azione dello spirito Santo, racchiude in sé una grande verità, che riguarda il fatto che se comprendiamo che la parola di Gesù è parola di vita, cioè che ha a che fare con la vita definitiva che ci viene donata da Dio in Gesù stesso, non ci sono altre parole equivalenti o anche solo vicine a questa immensità.
Per questo una volta fatta l'esperienza di Gesù nella propria vita non c'è alcun altro da cui possiamo andare a cercare la vita eterna, che non significa una vita lunghissima, ma una vita totale, definitiva, più reale del vero, più piena del pieno, più ricca di ogni tesoro che possiamo trovare nel mondo.