- Invitatorio: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_04_27/01_invitatorio.mp3
- Ufficio delle letture: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_04_27/02_ufficioletture.mp3
- Lodi: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_04_27/03_lodi.mp3
- Ora media: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_04_27/04_oramedia.mp3
- Vespri: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_04_27/05_vespri.mp3
- Compieta: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_04_27/06_compieta.mp3
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Un'idea sul Vangelo del giorno
27 aprile 2010
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 10, 22-30)
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)
Ricorreva, in quei giorni, a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era inverno. Gesù camminava nel tempio, nel portico di Salomone. Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: «Fino a quando ci terrai nell’incertezza? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente».
Gesù rispose loro: «Ve l’ho detto, e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste danno testimonianza di me. Ma voi non credete perché non fate parte delle mie pecore. Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».
Commento
Il Vanhgelo di domenica qui è inserito nel suo contesto, cioè una disputa con i Capi dei Farisei, ma è l'opportunità per Gesù di ribadire un concetto estremamente semplice e laicissimo, cioè che il problema non è di una affermazione formale, che oltretutto gli era richiesta per una possibile incriminazione, ma di una constatazione di realtà, collegata alle opere che Gesù compie. Gesù non mente e non nega la sua divinità, ma la afferma non per la sua testimonianza verbale, ma per il riferimento alla sua vita e a ciò che fa. questo del resto le sue pecore, cioè coloro che non hanno paura di dipendere da Lui, lo sanno bene e per questo lo seguono.