- Invitatorio: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_04_28/01_invitatorio.mp3
- Ufficio delle letture: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_04_28/02_ufficioletture.mp3
- Lodi: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_04_28/03_lodi.mp3
- Ora media: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_04_28/04_oramedia.mp3
- Vespri: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_04_28/05_vespri.mp3
- Compieta: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_04_28/06_compieta.mp3
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Un'idea sul Vangelo del giorno
28 aprile 2010
Dal Vangelo secondo giovanni (Gv 12, 44-50)
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)
In quel tempo, Gesù esclamò:
«Chi crede in me, non crede in me ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre.
Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo.
Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho detto lo condannerà nell’ultimo giorno. Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha ordinato lui di che cosa parlare e che cosa devo dire. E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre le ha dette a me».
Commento
giovanni evangelista ha caro questo messaggio di gesù come luce del mondo, parola che illumina la via, lampada ai passi di ogni giorno. Come la luce anche Gesù non condanna le tenebre, semplicemente ad esse si oppone con la sua evidenza, naturalmente, senza bisogno di lottare. D'altra parte a condannare il peccato è la parola di Dio, viva ed efficace, non perché contro qualcuno o qualcosa, ma perché unica strada per accedere alla vita eterna. questa verità è spiegata da Gesù non come una dottrina filosofica, ma come un rapporto, la relazione di fiducia incondizionata che il Figlio ha nel Padre e il padre nel Figlio, obbediente il primo, infinitamente amorevole il secondo. questo amore è luce, dono reciproco, unica logica per la libertà totale e obbediente del Figlio.