- Invitatorio: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_06_04/01_invitatorio.mp3
- Ufficio delle letture: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_06_04/02_ufficioletture.mp3
- Lodi: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_06_04/03_lodi.mp3
- Ora media: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_06_04/04_oramedia.mp3
- Vespri: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_06_04/05_vespri.mp3
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Un'idea sul Vangelo del giorno
04 giugno 2010
Dal Vangelo secondo Marco (Mc 12, 35-37)
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)
In quel tempo, insegnando nel tempio, Gesù diceva: «Come mai gli scribi dicono che il Cristo è figlio di Davide? Disse infatti Davide stesso, mosso dallo Spirito Santo:
“Disse il Signore al mio Signore:
Siedi alla mia destra,
finché io ponga i tuoi nemici
sotto i tuoi piedi”.
Davide stesso lo chiama Signore: da dove risulta che è suo figlio?».
E la folla numerosa lo ascoltava volentieri.
Commento
Gesù continua il discorso intrapreso con i sadducei, a proposito della resurrezione, ma precisa meglio che davide, pur essendo il capostipite di un nuovo sacerdozio regale e profetico, è solo la figura di un Signore, il suo signore, al quale si rivolge nel salmo 109, che di fatto lo precede. Gesù accetta il titolo di figlio di Davide, ma solo nel senso della discendenza umana, mentre in questo passo sta parlando della sua natura divina.