- Invitatorio: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_06_08/01_invitatorio.mp3
- Ufficio delle letture: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_06_08/02_ufficioletture.mp3
- Lodi: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_06_08/03_lodi.mp3
- Ora media: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_06_08/04_oramedia.mp3
- Vespri: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_06_08/05_vespri.mp3
- Compieta: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_06_08/06_compieta.mp3
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Un'idea sul Vangelo del giorno
08 giugno 2010
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 5, 13-16)
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve
che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».
Commento
Il sale e la luce sono elementi preziosi della vita di tutti, tanto più ai tempi in cui non esisteva l'illuminazione elettrica e il sale serviva come conservante. Gesù sceglie queste due realtà per descrivere l'effetto delle beatitudini che precedono questo brano evangelico, sui discepoli. contrariamente all'idea diffusa in tempi odierni di un cristianesimo nascosto, che non dia fastidio, non si metta in mostra, Gesù sottolinea che le opere buone si devono vedere, perché il mondo glorifichi il Padre che è nei cieli. Le opere buone però non sono quelle che discendono dai buoni sentimenti, ma dalla fedeltà alla propria vocazione, dalla possibilità di risplendere o di avere sapore. Noi risplendiamo se accogliamo in noi Gesù, la luce, così come possiamo avere sapore se Gesù è in noi cibo che ci trasforma in sé stesso.