- Invitatorio: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_08_24/01_invitatorio.mp3
- Ufficio delle letture: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_08_24/02_ufficioletture.mp3
- Lodi: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_08_24/03_lodi.mp3
- Ora media: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_08_24/04_oramedia.mp3
- Vespri: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_08_24/05_vespri.mp3
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Un'idea sul Vangelo del giorno
24 agosto 2010 (San bartolomeo, apostolo, festa)
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 1, 45-51)
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)
In quel tempo, Filippo trovò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nàzaret». Natanaèle gli disse: «Da Nàzaret può venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi».
Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!».
Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».
Commento
Gesù parla con linguaggio che solo natanaele, che poi sarà chiamato bartolomeo e ogni dottore in Israele poteva capire, dicendogli che lo ha visto sotto il fico, perché al di là che si riferisse ad un momento in cui gli altri apostoli non lo avevano ancora contattato, significa anche il riconoscimento di una fedeltà alla Legge, di cui il fico è un simbolo. Per questo Bartolomeo gli riconosce l'autorità del Messia, anche se poco prima ha valutato che da nazareth non poteva venir niente di buono, probabilmente riportando una battuta che correva sulla bocca degli Israeliti come oggi si potrebbe dire qui in ticino di un qualsiasi piccolo paese.