LITURGIA DELLE ORE mp3 e vangelo del 30.08.10

Liturgia delle ore da scaricare in mp3 + un pensiero sul vangelo del giorno a cura di Dante Balbo, diacono, psicologo e psicoterapeuta, operatore di Caritas Ticino e coautore della rubrica televisiva "Il vangelo in casa" della trasmissione Caritas Insieme

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Dante Balbo
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LITURGIA DELLE ORE mp3 e vangelo del 30.08.10

Messaggioda Dante Balbo » lun ago 30, 2010 2:34 pm

LITURGIA DELLE ORE da ascoltare mp3:

versione del giorno completa file .zip http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_08_30/lit_10_08_30.zip


Un'idea sul Vangelo del giorno
30 agosto 2010

Dal Vangelo secondo luca (Lc 4, 16-30)
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)


In quel tempo, Gesù venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
«Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l’unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi,
a proclamare l’anno di grazia del Signore».
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?». Ma egli rispose loro: «Certamente voi mi citerete questo proverbio: “Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!”». Poi aggiunse: «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidòne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Elisèo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro».
All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.



Commento
dopo un primo periodo di annuncio nella regione della Galilea, Gesù torna a nazareth, per iniziare sul serio la sua missione, definendo con precisione la propria radice profetica nel testo di isaia 11 che cita per la meditazione. Il fatto è che inizia con un intervento sconvolgente, perché non si limita a suggerire una riflessione su questo passo della Scrittura, ma semplicente dice che la parola profetica letta, si compie in quel momento. Tutti sono meravigliati, ma invece di lodare il signore per quanto sta accadendo, si interrogano sulle sue origini, (nel corrispondente episodio in un altro evangelista, marco, arrivano fino allinsulto, domandandosi se non sia quello il figlio di maria e non di Giuseppe, quasi a mettere in luce le questioni strane che avevano accompagnato la gravidanza della vergine di quella città), incapaci di andare oltre. Per questo Gesù ricorda loro gli episodi in cui Dio si è manifestato con la sua grazia a degli stranieri ed è sempre per questo che la meraviglia si trasforma immediatamente in sdegno, fino al tentativo di sopprimere il pericoloso sovversivo, per evitare rappresaglie.
Quanto però il problema ci riguarda, rispetto alla questione della nostra abitudine al messaggio evangelico, come una cosa che in fondo non ci tocca più?
D.G.B.

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