- Invitatorio: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_10_21/01_invitatorio.mp3
- Ufficio delle letture: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_10_21/02_ufficioletture.mp3
- Lodi: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_10_21/03_lodi.mp3
- Ora media: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_10_21/04_oramedia.mp3
- Vespri: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_10_21/05_vespri.mp3
- Compieta: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_10_21/06_compieta.mp3
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Un'idea sul Vangelo del giorno
21 ottobre 2010
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 12, 49-53
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto!
Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».
Commento
Il vecchio Simeone lo aveva detto, Gesù sarebbe stato segno di contraddizione in mezzo al suo popolo, per vagliare i cuori nei loro pensieri più profondi. Gesù per descrivere la sua funzione di elemento di spaccatura, di decisione radicale, mette in gioco i legami più sacri, quelli famigliari, fra le generazioni, per indicare che la sua venuta è una domanda profonda e intima, che riguarda la scelta più importante della vita. si noti che non cita il legame coniugale, perché questo è consacrato da Dio stesso, scritto nella differenza dei sessi, nella complementarità delle alterità. Il legame coniugale infatti è tale per cui uno solo dei due, in virtù della loro unione totale e indissolubile è capace di santificare il coniuge, anche se questi non aderisca alla fede, fatto salvo sempre il libero arbitrio di ciascuno, di rifiutare radicalmente il signore.