- Invitatorio: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_11_01/01_invitatorio.mp3
- Ufficio delle letture: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_11_01/02_ufficioletture.mp3
- Lodi: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_11_01/03_lodi.mp3
- Ora media: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_11_01/04_oramedia.mp3
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Un'idea sul Vangelo del giorno
02 novembre 2010 (Commemorazione di tutti i defunti)
Dal Vangelo secondo giovanni (Gv 6, 37-40)
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)
In quel tempo, Gesù disse alla folla:
«Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno.
Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».
Commento
difficile è questa parola, non solo per i contemporanei di Gesù, che lo hanno sentito dire nello stesso discorso che per avere la vita eterna bisogna mangiare la sua carne e bere il suo sangue. qui addirittura si mette al posto di dio, dicendo che sarà lui a resuscitare i morti nell'ultimo giorno. La credenza nella resurrezione non era estranea agli Ebrei, anzi, era tipica dei Farisei, ma non era certamente un uomo a poter dire cose del genere. Eppure per noi cristiani, o è così oppure non vale la pena di credere in Gesù Cristo, perché se non è lui a resuscitarci, non è lui ad essere risorto e non è a Lui che è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Inoltre c'è in questa affermazione di Gesù una promessa grandiosa, perché dice che sua missione è non perderne neanche uno di quelli che il Padre gli ha dato, cioè nessuno di noi, dove noi non è un cerchio ristretto, ma l'umanità intera. Se non fosse un'eresia c'è da pensare che all'inferno non ci vada proprio nessuno.
In realtà come disse uno che non mi ricordo, "forse l'inferno è vuoto, ma il primo a poterci finire sono io.".
e per finirci non ci vuole poi moltissimo, basta non credere a questa parola del signore, che è lui ad avere nella sua mano la nostra salvezza, perché ha pagato il documento di affrancamento della nostra vita, firmandolo con tutto il suo sangue.