- Invitatorio: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_11_03/01_invitatorio.mp3
- Ufficio delle letture: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_11_03/02_ufficioletture.mp3
- Lodi: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_11_03/03_lodi.mp3
- Ora media: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_11_03/04_oramedia.mp3
- Vespri: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_11_03/05_vespri.mp3
- Compieta: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_11_03/06_compieta.mp3
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Un'idea sul Vangelo del giorno
03 novembre 2010
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 14, 25-33)
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)
In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro:
«Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo.
Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”.
Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.
Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».
rinunciare a tutti i propri averi non significa vivere nell'indigenza, ma togliere ad ogni relazione, con le cose o con le persone ogni pretesa di possesso.