LITURGIA DELLE ORE mp3 e vangelo del 12.11.10

Liturgia delle ore da scaricare in mp3 + un pensiero sul vangelo del giorno a cura di Dante Balbo, diacono, psicologo e psicoterapeuta, operatore di Caritas Ticino e coautore della rubrica televisiva "Il vangelo in casa" della trasmissione Caritas Insieme

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Dante Balbo
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LITURGIA DELLE ORE mp3 e vangelo del 12.11.10

Messaggioda Dante Balbo » ven nov 12, 2010 5:44 pm

LITURGIA DELLE ORE da ascoltare mp3:

versione del giorno completa file .zip http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_11_12/lit_10_11_12.zip


Un'idea sul Vangelo del giorno
12 novembre 2010 (San Giosafat, vescovo e martire, memoria)

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 17, 26-37)
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)


In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come avvenne nei giorni di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell’uomo: mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e venne il diluvio e li fece morire tutti.
Come avvenne anche nei giorni di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma, nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma, piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece morire tutti. Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si manifesterà.
In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza e avrà lasciato le sue cose in casa, non scenda a prenderle; così, chi si troverà nel campo, non torni indietro. Ricordatevi della moglie di Lot.
Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva.
Io vi dico: in quella notte, due si troveranno nello stesso letto: l’uno verrà portato via e l’altro lasciato; due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l’una verrà portata via e l’altra lasciata».
Allora gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, lì si raduneranno insieme anche gli avvoltoi».



Commento
La differenza fra Inferno e Paradiso consiste nell'essere lasciati o nel essere presi, cioè nel fatto che chi non accetta il signore nella sua vita, resta quello che era, continua ad essere quello che è sempre stato, in un ciclico ritorno, come il ricco epulone della parabola,che non ha neppure un nome, anche se glielo abbiamo dato perché è troppo insopportabile questa condizione, che non cambia mai e tratta lazzaro come un suo servo, anche se è in paradiso, nel senso di Abramo. Il Paradiso, invece, è il luogo del cambiamento, il luogo del viaggio, della possibilità aperta, della novità permanente, perché dio è il Dio Infinito che non si esaurisce in un estatico contemplare, ma nel fiorire sempre nuovo dell'amore.
D.G.B.

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