- Invitatorio: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_11_29/01_invitatorio.mp3
- Ufficio delle letture: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_11_29/02_ufficioletture.mp3
- Lodi: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_11_29/03_lodi.mp3
- Ora media: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_11_29/04_oramedia.mp3
- Vespri: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_11_29/05_vespri.mp3
- Compieta: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_11_29/06_compieta.mp3
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Un'idea sul Vangelo del giorno
29 novembre 2010
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 8, 5-11)
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)
In quel tempo, entrato Gesù in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: «Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente». Gli disse: «Verrò e lo guarirò».
Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Pur essendo anch’io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa».
Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: «In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande! Ora io vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli».
Commento
La fede è al centro di questa parola, da non confondere con la tradizione, l'abitudine, o, peggio, il "complesso del popolo eletto", di cui soffrivano i contemporanei di Gesù e non solo.
La fede, non tanto nella sua accezione greca, di credenza in cose altrimenti impossibili, ma nel senso ebraico, cioè di fiducia in qualcuno, in particolare in quel Gesù che aveva tante volte dimostrato di essere capace di dominare gli elementi, di farsi ubbidire, dal mare, dal vento, dalle malattie e dai demoni. Una fede, quindi, ragionevole, logica, della stessa logica militare che il centurione conosceva bene.