sersi ha scritto:è possibile cercare di frenare l'effetto consumismo...se fosse possibile come e con quali mezzi? Ma comunque, se si potesse cambiare, tutto il sistema economico mondiale crollerebbe...siamo dunque in un vicolo cieco?
Premetto che sul tema "consumismo" ci sono montagne di riflessioni, di libri, di dibattiti e se si mette in Google la parolina "consumerism" (consumismo in inglese) si trovano 928'000 risultati
: impossibile in poche righe andare oltre qualche slogan e affermazione di principio.
E le domande poste da sersi meriterebbero almeno un forum creato appositamente... comunque proviamo.
Si può frenare il consumismo? Sì, se i consumatori, cioè noi, scegliessero di consumare ciò che migliora
veramente la propria qualità di vita e quella di tutti quelli che li circondano. Se i consumatori decidessero infatti di acquistare solo prodotti scelti con intelligenza e con spirito critico, rinunciando a montagne di stupidaggini inutili per un miglioramento della qualità della vita, il cambiamento sarebbe totale e immediato. Ma come si fa a realizzare questa rivoluzione? Vale la pena di impegnarsi se poi tanto gli altri continueranno come sempre? Sono certo che valga la pena di combattere contro corrente anche se è difficile e si rischia di essere emarginati, non fosse altro che perché la maggioranza silenziosa che adotta il modello consumistico dominante non è particolarmente felice, anzi! E poi ogni tanto i cambiamenti che partono dalla base, da poche persone, trovano piano piano il terreno per generare mutamenti enormi. Un esempio è la questione della protezione dell'ambiente e l'attenzione alla salute: qualche decennio fa non se ne parlava e se ne facevano di tutti i colori, ora c'è ancora molto da fare ma, almeno alle nostre latitudini l'attenzione a queste cose è molto grande rispetto al passato.
Il mercato crollerebbe? Una catastrofe economica?
Assolutamente no! Perché il mercato risponde e si modifica secondo le leggi della domanda e dell'offerta: se i consumatori volessero altro rispetto al trend consumistico attuale, il mercato si adatterebbe in breve tempo. E anche di fronte alla possibile diminuzione del consumo secondo i modelli attuali, credo ci siano ancora margini giganteschi per sviluppare un'economia etica che sia orientata alla promozione umana di quella parte del pianeta che oggi ancora ha fame e muore di malattie. Bisogna solo volerlo. E il singolo tapino è più potente di quanto generalmente crede. Se decide di schiacciare il telecomando può cambiare moltissimo la realtà che lo circonda. Tanto per cominciare diminuirà le dosi personali di condizionamento a cui siamo sottoposti sistematicamente e che ci trasformano in consumatori acritici di merci e soprattutto di idee. E secondariamente ciò che statisticamente sembra non aver peso, su tempi lunghi può segnare un punto di rottura, un'alternativa, a cui altri finiranno per riferirsi trovandola più interessante del modello dominante. E poi senza fatica, sacrifici e qualche eroe qua e la non si ottiene molto di fronte alla scelta vincente per la mediocrità e il disimpegno che quasi tutti i bipedi umani del pianeta sembrano fare. Forse quasi tutti ma non tutti
AUGURI