Indebitamento Giovanile

futuro e modelli
sersi
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Indebitamento Giovanile

Messaggioda sersi » lun gen 24, 2005 5:31 pm

Ciao
Sono una studente e sto facendo una ricerca sull'indebitamento giovanile.
Negli ultimi mesi televisione e giornali si sono dati da fare per far emergere la gravità della situazione. Nella gran parte dei servizi televisivi e degli articoli, emerge che la causa di questa problematica sia il consumismo incontrollato, ovvero quell'irrefrenabile voglia di comprare, di usare telefonini, la facilità nel fare debiti,...
Mi sembrano buone cause, ma non sufficienti per analizzare la vera problematica di fondo, che io reputo pericolosamente poco affrontata.
Essendo pure io facente parte di questa generazione, essendo nata e vivendo nell'ottica del consumismo, mi piacerebbe avere qualche riscontro da parte di altre persone, che magari vedono la situazione da un altro punto di vista...
Ripeto: la mia non è una ricerca che si concentra a colpevolizzare shopping e consumismo, ma piuttosto a cercare le vere cause, educative, morali-etiche, storiche e quanto altro.

grazie :)

Dani Noris
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Messaggioda Dani Noris » mer gen 26, 2005 11:28 am

L'indebitamento in generale, che coinvolge giovani e adulti , così come lo conosco, ossia attraverso l'osservazione dei casi che si sono rivolti al nostro servizio sociale, è la conseguenza di una serie di circostanze. Tutttavia i giovani che si indebitano lo possono fare perché vivono in una realtà che glielo permette, grazie all'accesso ai prodotti di consumo a credito. Fino a qualche decennio fa era impensabile permettersi certi beni senza aver prima accantonato i soldi necessari per comperarseli. (Oppure senza avere un patrimonio di famiglia da dilapidare)
Ora invece tutti quanti sono bombardati dalle proposte del compera adesso e paga domani. Questo però non è accompagnato da un reale aiuto a valutare le conseguenze e quindi la capacità di far fronte all'impegno di pagare il debito. Infatti concedersi qualcosa oggi senza avere i mezzi per pagarlo vuol dire fare la fatica domani, quando magari altre necessità insorgono.
Questa è a mio avviso la causa principale dell’indebitamento.
Altro invece è valutare quanto il consumo o il possesso di certi beni sia necessario per la qualità della propria vita, per non sentirsi esclusi e così via. Non si tratta di fare un discorso moralistico, ma capire cosa conviene, su cosa occorre puntare, che società vogliamo realizzare. E allora apriamo un dibattito.

Ecco i links di alcuni articoli sulla tematica dell'indebitamento.

http://caritas-ticino.dyndns.org/rivist ... php?id=930

http://caritas-ticino.dyndns.org/rivist ... php?id=929

http://caritas-ticino.dyndns.org/rivist ... php?id=135

http://caritas-ticino.dyndns.org/rivist ... php?id=549

Dani Noris
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Messaggioda Dani Noris » lun gen 31, 2005 10:34 pm

non tutti insieme prego, altrimenti non ci capiamo!!!!!!!!!!!

sersi
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Messaggioda sersi » mar feb 01, 2005 2:31 pm

grazie per i numerosi spunti!
purtroppo non ho ancora avuto il tempo di leggerli tutti, ma sarà presto fatto!
Avrei molte altre domande da porre, ma credo che sia meglio che prima mi dedichi alla lettura dei links.
in ogni caso...una a bruciapelo: è possiblite tornare indietro o, per lo meno, è possibile cercare di frenare l'effetto consumismo...se fosse possibile come e con quali mezzi? Ma comunque, se si potesse cambiare, tutto il sistema economico mondiale crollerebbe...siamo dunque in un vicolo cieco?

mi scuso per la pateticità di questa domanda, ma mi piace cercare nuovi spunti che non siano le solite frasi che sento e leggo quotidianamente...

Grazie!

roby noris
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Messaggioda roby noris » mer feb 02, 2005 12:54 pm

sersi ha scritto:è possibile cercare di frenare l'effetto consumismo...se fosse possibile come e con quali mezzi? Ma comunque, se si potesse cambiare, tutto il sistema economico mondiale crollerebbe...siamo dunque in un vicolo cieco?


Premetto che sul tema "consumismo" ci sono montagne di riflessioni, di libri, di dibattiti e se si mette in Google la parolina "consumerism" (consumismo in inglese) si trovano 928'000 risultati :D : impossibile in poche righe andare oltre qualche slogan e affermazione di principio.
E le domande poste da sersi meriterebbero almeno un forum creato appositamente... comunque proviamo.
Si può frenare il consumismo? Sì, se i consumatori, cioè noi, scegliessero di consumare ciò che migliora veramente la propria qualità di vita e quella di tutti quelli che li circondano. Se i consumatori decidessero infatti di acquistare solo prodotti scelti con intelligenza e con spirito critico, rinunciando a montagne di stupidaggini inutili per un miglioramento della qualità della vita, il cambiamento sarebbe totale e immediato. Ma come si fa a realizzare questa rivoluzione? Vale la pena di impegnarsi se poi tanto gli altri continueranno come sempre? Sono certo che valga la pena di combattere contro corrente anche se è difficile e si rischia di essere emarginati, non fosse altro che perché la maggioranza silenziosa che adotta il modello consumistico dominante non è particolarmente felice, anzi! E poi ogni tanto i cambiamenti che partono dalla base, da poche persone, trovano piano piano il terreno per generare mutamenti enormi. Un esempio è la questione della protezione dell'ambiente e l'attenzione alla salute: qualche decennio fa non se ne parlava e se ne facevano di tutti i colori, ora c'è ancora molto da fare ma, almeno alle nostre latitudini l'attenzione a queste cose è molto grande rispetto al passato.
Il mercato crollerebbe? Una catastrofe economica? :shock: Assolutamente no! Perché il mercato risponde e si modifica secondo le leggi della domanda e dell'offerta: se i consumatori volessero altro rispetto al trend consumistico attuale, il mercato si adatterebbe in breve tempo. E anche di fronte alla possibile diminuzione del consumo secondo i modelli attuali, credo ci siano ancora margini giganteschi per sviluppare un'economia etica che sia orientata alla promozione umana di quella parte del pianeta che oggi ancora ha fame e muore di malattie. Bisogna solo volerlo. E il singolo tapino è più potente di quanto generalmente crede. Se decide di schiacciare il telecomando può cambiare moltissimo la realtà che lo circonda. Tanto per cominciare diminuirà le dosi personali di condizionamento a cui siamo sottoposti sistematicamente e che ci trasformano in consumatori acritici di merci e soprattutto di idee. E secondariamente ciò che statisticamente sembra non aver peso, su tempi lunghi può segnare un punto di rottura, un'alternativa, a cui altri finiranno per riferirsi trovandola più interessante del modello dominante. E poi senza fatica, sacrifici e qualche eroe qua e la non si ottiene molto di fronte alla scelta vincente per la mediocrità e il disimpegno che quasi tutti i bipedi umani del pianeta sembrano fare. Forse quasi tutti ma non tutti :-D AUGURI :D

sersi
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Messaggioda sersi » gio feb 10, 2005 6:45 pm

Grazie di cuore per avermi dato tante informazioni su di un punto di vista... :-D
tante tante cose che sono da farci un bel po' di riflessioni sopra...qundi mi prendo tempo e mi ci scervello dentro!
grazie!

ser

Dani Noris
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Messaggioda Dani Noris » ven feb 25, 2005 9:42 pm

come va la riflessione?


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