benvenuto sul forum di caritas ticino

futuro e modelli
roby noris
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Messaggioda roby noris » ven feb 27, 2004 3:19 pm

L'idea del forum è nata durante una riunione di amici che hanno fatto assieme per molti anni una colonia integrata e alcuni di loro, come il sottoscritto, sono impegnati professionalmente in enti sociali privati. Discutendo del futuro del finanziamento del privato sociale emergeva in alcuni di noi il desiderio di scavare oltre in quei modelli che abbiamo conosciuto finora. Il desiderio di guardare oltre senza piangersi addosso sui tagli al sociale ma con la curiosità di scoprire piste nuove. Un modo nuovo di guardare al futuro del privato sociale e a tutto lo sviluppo del welfare state è possibile? L'idea del sociale che parla con il mondo economico, non per chiedere l'elemosiana, non come palla al piede dell'economia, ma come interlocutore che affianca il pensiero economico a quello sociale, è davvero possibile?
Da qui partiamo a riflettere su queste pagine online e vedremo se qualcuno ci seguirà.
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Dante Balbo
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Re: benvenuto sul forum di caritas ticino

Messaggioda Dante Balbo » lun mar 15, 2004 11:53 pm

ci sono molti problemi da prendere in considerazione, solo da questo tuo primo messaggio. potrebbero sembrare oziose considerazioni linguistiche, ma in realtà costruiscono una cultura. Lo stesso concetto di privato sociale è una contraddizione in termini, perché ilsociale per se stesso non può essere privato, anche se questo è il sistema privilegiato per l'organismo statale di costruire una differenza fra sociale statale erroneamente chiamato pubblico, e sociale appaltato ai privati, detto privato sociale. In realtà il termine privato è appropriato nella maggior parte dei casi perché è proprio questo il dramma il sociale di un gruppo di cittadini è privato della cittadinanza proprio attraverso il condizionamento del finanziamento statale. Se all'interno di questo contesto di mistificazioni si introduce il pensiero economico, vdi di fatto modello del capitalismo avanzato occidentale, la questione si complica ulteriormente. Da questo punto di vista Caritas Ticino è una strana isola, che pretende di alimentarsi alle leggi di mercato rifiutando il finanziamento del bilancio, ma accedento essa pure ad un partenariato con l'istituzione statale. questa isola felice tuttavia è provvisoria e vive della precarietà delle leggi federali, soggette ai venti del pensiero politico economico della penuria delle risorse. La difficoltà più grande a mio avviso è quella di creare moduli di scambio alternativi, con i quali uscire dalla logica del finanziamento statale. Perché ad esempio in Svizera la struttura cooperativa è praticamente inesistente? Perché non vi è praticamente concorrenza nei servizi ai bisogni dei disabili, per cui i prezzi sono fissati a livelli stratosferici, nella sanità, nella fornitura di servizi e mezzi ausiliari? Già troppe domande per un messaggio solo.
roby noris ha scritto:L'idea del forum è nata durante una riunione di amici che hanno fatto assieme per molti anni una colonia integrata e alcuni di loro, come il sottoscritto, sono impegnati professionalmente in enti sociali privati. Discutendo del futuro del finanziamento del privato sociale emergeva in alcuni di noi il desiderio di scavare oltre in quei modelli che abbiamo conosciuto finora. Il desiderio di guardare oltre senza piangersi addosso sui tagli al sociale ma con la curiosità di scoprire piste nuove. Un modo nuovo di guardare al futuro del privato sociale e a tutto lo sviluppo del welfare state è possibile? L'idea del sociale che parla con il mondo economico, non per chiedere l'elemosiana, non come palla al piede dell'economia, ma come interlocutore che affianca il pensiero economico a quello sociale, è davvero possibile?
Da qui partiamo a riflettere su queste pagine online e vedremo se qualcuno ci seguirà.
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Messaggioda roby noris » mar mar 16, 2004 12:46 pm

Evviva. Dopo 17 giorni, 8 ore e 34 minuti questo topic che in fondo è all'origine della creazione di questo forum, è stato riattivato con una brillante e dotta disquisizione di Dante Balbo. Un doppio grazie, sia per i contenuti stimolanti sia per la fatica non indifferente causata dall'interfaccia di questo forum che non è certo stato pensato per una sintesi vocale e crea non pochi guai a chi la usa nell'identificare e gestire i menù. L'invito è quindi a continuare sull'onda di queste riflessioni che forse convinceranno qualche intellettuale refrattario all'uso del mezzo (non la sintesi vocale ma un comodissimo PC usato con interfaccia grafica) a fare il salto nel ... forum.


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