Da qualche giorno continuo a inciampare su segni che mi indicano di riprendere a organizzare dei corsi di accompagnamento a chi muore. Forse è questo dibattito sulla morte assistita che mi fa chiedere in che misura io/noi siamo capaci di rendere ragione delle nostre certezze.
Per un servizio televisivo stavo scegliendo una frase significativa di Corecco e ascoltavo, con la riconoscenza commossa di sempre la sua testimonianza ai malati a Trevano, qualche tempo prima della sua morte.
In apertura diceva: E' giusto che la Caritas ci inviti a riflettere sulla morte.
Che ampio respiro rispetto ai pacchetti di abiti usati per il terzo mondo!
Questa mattina mi ha chiamato una signora che lavora in casa per anziani, spesso sta accanto a chi muore e desidera essere aiutata a vivere quei momenti. Mi diceva che anche guardando le sue colleghe/i si accorge di come ci sia disorientamento.
Io credo che occorre riproporre, oggi più di ieri, un cammino di riflessione. In questo topic invito a mettere tutte le idee che vi vengono, perché si possano raccoglierne il maggior numero. Segnalate anche persone che avete avuto modo di ascoltare o leggere che possano essere invitate a dare un contributo.