CANNABIS - NON SI VINCE LA DROGA CON LA DROGA

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marco fantoni
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CANNABIS - NON SI VINCE LA DROGA CON LA DROGA

Messaggioda marco fantoni » ven mag 02, 2014 2:34 pm

Si torna a parlare in Svizzera di depenalizzazione e legalizzazione della coltivazione e del consumo di canapa per l’uso personale. Lo ha fatto il NAS-CPA Il Coordinamento politico delle dipendenze. Un tema che è spesso al centro di riflessioni e dibattiti. Un tema su cui Caritas Ticino più volte si è espressa e continuerà a farlo.
Le motivazioni a sostegno non sono molto diverse da quelle proposte nel passato, ma si pone l’accento principalmente sulla politica attuale per combattere la droga poggiata sui quattro pilastri (prevenzione, terapia, riduzione dei rischi e repressione e regolamentazione del mercato) che non sarebbe adatta e non avrebbe dato risultati soddisfacenti oltre che ad arrivare ad essere contradditoria. Inoltre, con le misure proposte il mercato illegale di queste sostanze avrebbe un calo rilevante.
Ritengo che ci siano diverse motivazioni tecniche pro o contro questa proposta, ma sostanzialmente penso che sia un problema di tipo antropologico, di sguardo sull’essere umano ad entrare in gioco.
Lasciare libero parzialmente o totalmente il mercato significa in alcuni casi tentare di curare la dipendenza con lo stesso strumento con cui essa è stata causata. È vero, come tutti sappiamo che ci sono altri “strumenti” che producono dipendenza e che sono legali: l’alcol, il gioco d’azzardo, la prostituzione e non mi risulta che per curare persone che dipendono dall’alcol si consigli di produrre in casa bevande alcoliche o chi è dipendente dal gioco ed è indebitato fino al collo, lo si mandi a curarsi in un casinò e nemmeno chi non riesce a controllare le proprie pulsioni sessuali, lo si inviti a frequentare i bordelli. E nonostante questi esempi siano legali, i fatti hanno dimostrato che il sottobosco di mercato nero, di sfruttamento e altro ancora non sono diminuiti e dunque la dignità delle persone colpite e coinvolte non è stata recuperata.
Perché continuare su questa strada, perché pensare che la droga si vince con la droga? Eminenti studi hanno provato che la canapa danneggia il cervello, soprattutto nelle giovani generazioni. Il 18 marzo 2007 Il giornale inglese The Indipendent on Sunady si scusò con tutti i suoi lettori perché dieci anni prima aveva sostenuto accanitamente le depenalizzazione della cannabis. Per quanto mi riguarda un sano sguardo sulla persona che la consideri come un essere da valorizzare e da curare laddove necessario, non utilizzando lo stesso strumento che ne ha provocato la causa di disagio è la via da seguire; la cannabis è la strada sbagliata.

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