Vulcani e onnipotenza

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marco fantoni
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Vulcani e onnipotenza

Messaggioda marco fantoni » mer apr 21, 2010 7:50 am

La polvere del vulcano islandese dal nome impronunciabile (per noi italofoni almeno) non ha solo offuscato i cieli europei causando gravi conseguenze a persone, compagnie aeree, aeroporti e operatori del settore, ma ha anche oscurato il cielo delle notizie. Solo la positiva comunicazione del rilascio dei rappresentati di Emergency in Afganistan è riuscita a bucare la cenere islandese. Ma questo fa parte del mercato quotidiano delle notizie che vengono diffuse in tutto il globo e dunque niente di nuovo.
Qualcuno dice che questo evento, dal punto di vista aereonautico, ha una portata di molto superiore a quello dell’11 settembre 2001.
Ora che il risveglio del vulcano -aspetto peraltro intrinseco nella natura del nostro pianeta- abbia preso il sopravvento su tutte le altre notizie è di per sé normale e legittimo; perché tocca milioni di persone, perché porta conseguenze umane dolorose -pensiamo a coloro che a causa dei ritardi perdono il posto di lavoro-, perché causa perdite finanziarie non indifferenti, perché coinvolge non solo chi deve volare ma anche i famigliari che sono in qualche parte del mondo ad aspettare.
Ciò mi dà lo spunto per due brevi considerazioni: gli effetti della natura sul nostro vivere e i limiti della nostra onnipotenza in questo mondo moderno.
Spesso siamo propensi a credere che la natura che come l’essere umano fa parte del creato di cui dobbiamo aver cura, sia qualche cosa che noi ammiriamo -perché le immagini mandate in onda sul vulcano sono spettacolari- osserviamo e studiamo, possa essere gestita e manipolata a piacimento e combattuta con la tecnica di cui disponiamo e che spesso aiuta noi essere umani a salvarci dalle catastrofi naturali. Anche in questo caso, dove per fortuna non ci sono state vittime, la natura sta facendo semplicemente il suo corso e l’uomo non ha potuto fare altro che attendere che essa proseguisse il suo percorso naturale, permettendo all’uomo di far uso della tecnica, continuando a volare, in attesa di una nuova nuvola.
Da qui il ridimensionamento dell’onnipotenza dell’uomo e di molte persone che pensano che tutto possono, che tutto devono. A volte no! Non c’è sempre una soluzione a tutto e la natura è lì a dimostrarlo; un giorno molto lontano, magari porteremo in cielo potenti ventilatori fissati su piattaforme volanti, così da poter deviare le nuvole di cenere. Mi piace però pensare, parafrasando il defunto cantautore Pierangelo Bertoli che possiamo ancora dire “Eppure il vento soffia ancora”…

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