Adozioni a distanza

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Aisha
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Adozioni a distanza

Messaggioda Aisha » mar mag 25, 2004 9:21 am

Vorrei avere delle informazioni sull'adozione a distanza. Mi piacerebbe sapere se é possibile adottare a distanza tramite questo ente, mi piacerebbe sapere le condizioni, la quota da versare, i paesi in cui é possibile adottare un bimbo ecc...
Mi sembra una bella cosa, ma so che spesso ci sono delle organizzazioni che usano questa cosa in modo non onesto, per questo ho pensato di rivolgermi a voi che so essere affidabili.
Prima di decidere se adottare o no un bimbo, anche perché so si tratta di un impegno duraturo, vorrei avere tutte le informazioni necessarie a prendere una decisione cosi importante.
Ringraziandovi per l'attenzione e restando in attesa di una vostra risposta vi auguro una buona giornata!

Dante Balbo
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Messaggioda Dante Balbo » ven ott 15, 2004 4:22 pm

Ho già risposto via email alla domanda circa le adozioni a distanza, quando a suo tempo fu formulata, ma dato che è una questione abbastanza frequente mi sembra opportuno riportare anche in questa sede le considerazioni di allora.
Le adozioni a distanza hanno subito una trasformazione in relazione alle organizzazioni che le hanno promosse. All'inizio si trattava di vere e proprie adozioni a distanza, in cui i genitori adottivi venivano informati regolarmente sul percorso del loro bambino, scuole, giochi, malattie ecc. con uno scambio di lettere e foto, disegni e giocattoli. man mano che le organizzazioni si espandevano e con loro i progetti a favore dell'infanzia e dell'adolescienza sempre più le richieste si sono orientate al finanziamento non di un solo bambino e delle sue esigenze, ma di un progetto complessivo, in cui il contributo a favore di un bambino era sempre più simbolico: con trenta franchi lo manderete a scuola, con quaranta all'università, un po' come quando si costruisce un edificio e si promuove l'acquisto di un "mattone".
Oggi quasi tutte le grandi organizzazioni hanno questa impostazione, sia per ragioni pratiche, seguire moltissimi dossiers significava dirottare energie preziose per mantenere un rapporto apparentemente privilegiato con un singolo bambino, con gli stessi soldi che servivano effettivamente ad aiutarlo, sia per ragioni di evoluzione del concetto di solidarietà, per cui si preferiscono aiuti che sostengano la progressiva autonomia dei progetti all'estero e si prediligono progetti che non discriminino sostenendo un bambino in mezzo ai cento che l'adozione a distanza non ce l'avranno.
Anche Caritas Ticino si muove in questa direzione, per cui i progetti che abbiamo attuato a favore dell'infanzia o che attueremo possono essere finanziati con un'offerta sul nostro conto corrente postale 69-3300-5 di Lugano, con nella causale padrinati, o bambini o progetti per l'infanzia o qualcosa di equivalente e verranno destinati a tale scopo.
Per attuare adozioni a distanza nel senso classico del termine è necessario rivolgersi a piccole organizzazioni che hanno un rapporto privilegiato con una sola istituzione come un orfanatrofio ad esempio o un centro di assistenza e recupero dei bambini di strada. Un buon punto di riferimento è in Ticino la Fosit che raggruppa una trentina di organizzazioni non governative, attive in diversi settori della solidarietà.
fosit@freesurf.ch
D.G.B.


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