- Invitatorio: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_06_06/01_invitatorio.mp3
- Ufficio delle letture: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_06_06/02_ufficioletture.mp3
- Lodi: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_06_06/03_lodi.mp3
- Ora media: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_06_06/04_oramedia.mp3
- Vespri: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_06_06/05_vespri.mp3
- Compieta: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_06_06/06_compieta.mp3
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Un'idea sul Vangelo del giorno
06 giugno 2009
Dal Vangelo secondo Marco (Mc 12, 38-44 )
In quel tempo, Gesù diceva alla folla mentre insegnava: “Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e ostentano di fare lunghe preghiere; essi riceveranno una condanna più grave”.
E sedutosi di fronte al tesoro, osservava come la folla gettava monete nel tesoro. E tanti ricchi ne gettavano molte. Ma venuta una povera vedova vi gettò due spiccioli, cioè un quattrino. Allora, chiamati a sé i discepoli, disse loro: “In verità vi dico: questa vedova ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Poiché tutti hanno dato del loro superfluo, essa invece, nella sua povertà, vi ha messo tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere”.
Commento
Gesù che altre volte ha invitato i suoi a ponderare bene le loro decisioni, che ritiene uno sciocco colui che costruisce una torre senza calcolare la spesa o va in guerra senza informazioni sulle truppe nemiche, rimane ammirato dalla vedova che getta nel tesoro tutto quello che ha per vivere. Non potrebbe fare diversamente, perché lui è come lei, nella storia della salvezza ha gettato tutto quello che aveva, fino all'ultima goccia del suo sangue. L'umiltà non è quella virtù di cui siamo consapevoli, quando sappiamo bene quanto ci costa servire gli altri, ma la consapevolezza di essere quello che siamo, magari incoscenti come questa vedova, ma pronti a giocarci il tutto per tutto nella vita, nelle relazioni umane come in quelle con Dio.