- Invitatorio: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_10_02/01_invitatorio.mp3
- Ufficio delle letture: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_10_02/02_ufficioletture.mp3
- Lodi: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_10_02/03_lodi.mp3
- Ora media: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_10_02/04_oramedia.mp3
- Vespri: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_10_02/05_vespri.mp3
- Compieta: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_10_02/06_compieta.mp3
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Un'idea sul Vangelo del giorno
02 ottobre 2009(santi Angeli Custodi, memoria )
Dal Vangelo secondo Luca (Mt 18,1-5.10)
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)
In quel tempo, i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: “Chi dunque è il più grande nel regno dei cieli?”.
Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: “In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me.
Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli”.
Commento
Nella liturgia odierna, dedicata agli Angeli custodi, cioè coloro cui siamo affidati dal Signore alla nascita, ci offre una delle pagine che hanno appunto permesso alla chiesa di accettare la dottrina degli Angeli Custodi, perché è proprio Gesù a farne menzione. Senza discutere il valore teologico di questa affermazione, tuttavia è interessante coglierne anche un altro aspetto, cioè i bambini che sanno ancora ragionare senza pregiudizi, non hanno difficoltà a guardare in faccia il signore, almeno per mezzo dei loro Angeli.
Il rapporto con il divino è perfettamente naturale e indiscusso dai bambini e da chi come loro recupera il senso dell'incontro con il Signore. Se io incontro una persona, non ho nessuna difficoltà a riconoscerla, se so chi è, non mi metterò certo a discutere sulla sua esistenza, così è dei bambini, che non discutono l'incontro, semmai chiedono con semplicità quello che desiderano.