LITURGIA DELLE ORE mp3 e Vangelo del 26.01.10

Liturgia delle ore da scaricare in mp3 + un pensiero sul vangelo del giorno a cura di Dante Balbo, diacono, psicologo e psicoterapeuta, operatore di Caritas Ticino e coautore della rubrica televisiva "Il vangelo in casa" della trasmissione Caritas Insieme

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Dante Balbo
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LITURGIA DELLE ORE mp3 e Vangelo del 26.01.10

Messaggioda Dante Balbo » lun gen 25, 2010 4:26 pm

LITURGIA DELLE ORE da ascoltare mp3:

versione del giorno completa file .zip http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_01_26/lit_10_01_26.zip


Un'idea sul Vangelo del giorno
26 gennaio 2010 (santi Timoteo e Tito, vescovi, memoria )

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 10, 1-9 )
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)


In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».


Commento
Il mandato si estende anche ai discepoli, dopo gli apostoli, inviati a preparare la strada al Signore. Con regole e indicazioni che meriterebbero ognuna una riflesssione approfondita. Ciò che colpisce è il fatto che a quelli che sono mandati Gesù chiede di pregare perché il Padre mandi altri operai nel campo del mondo. La scelta del campo presuppone che vi sia una abbondanza di messi, cioè che la sete del Regno di Dio sia molto diffusa, ma semplicemente la Chiesa non ha la forza per diffondere appieno la sua parola di salvezza. Gesù non vuole riformare i costumi, non vuole ricostruire una moralità, nemmeno una religione, ma portare un annuncio di pace, sanare i malati, proclamare il Regno di Dio come una possibilità, una vicinanza che si può accogliere, senza pagare nulla. Vi sono anche indicazioni pratiche, come quella di non salutare nessuno, che non ha a che fare con l’ostilità, ma con l’urgenza della missione, o quella di non andare di casa in casa, legata al problema che le comunità cristiane ebbero quasi da subito, dei catechisti o missionari itineranti, che san Paolo dovette sgridare severamente con la frase che accompagna ogni lunedì l’inizio della settimana lavorativa: Chi non vuol lavorare, neppure mangi.
Anche il numero dei discepoli è simbolico, perché 72 è un multiplo di 12, ad indicare il collegio apostolico, ma anche è il numero dei profeti che in Israele profetizzarono nella tenda del convegno, cioè 70 più due che profetizzavano nell’accampanmento, fuori dall’assemblea dei profeti. Abbiamo quindi un legame profondo con la tradizione, nel simbolo del nuovo Israele che porta l’annuncio del Regno, ma nello stesso tempo il riferimento è ad una dimensione profetica, che al tempo di mosè si era interrotta o meglio si era realizzata in un singolo evento, mentre è come se Gesù desse ai suoi discepoli il potere di riprendere questo movimento profetico di annuncio e di opera di Dio.
D.G.B.

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