- Invitatorio: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_06_26/01_invitatorio.mp3
- Ufficio delle letture: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_06_26/02_ufficioletture.mp3
- Lodi: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_06_26/03_lodi.mp3
- Ora media: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_06_26/04_oramedia.mp3
- Vespri: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_06_26/05_vespri.mp3
- Compieta: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_06_26/06_compieta.mp3
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Un'idea sul Vangelo del giorno
26 giugno 2009
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 8, 1-4 )
Quando Gesù fu sceso dal monte, molta folla lo seguiva. Ed ecco venire un lebbroso e prostrarsi a lui dicendo: "Signore, se vuoi, tu puoi sanarmi". E Gesù stese la mano e lo toccò dicendo: "Lo voglio, sii sanato". E subito la sua lebbra scomparve.
Poi Gesù gli disse: "Guardati dal dirlo a qualcuno, ma và a mostrarti al sacerdote e presenta l'offerta prescritta da Mosè, e ciò serva come testimonianza per loro".
Commento
Il riferimento di Gesù nella sua ingiunzione al lebroso che ha appena guarito è al libro del Levitico, un testo di prescrizioni che regolavano molte questioni della vita quotidiana, compreso il riconoscimento di ritrovata purità dopo una malattia come la lebbra, termine tra l'altro che non designava il morbo che noi conosciamo, ma qualsiasi macchia della pelle, dei muri, dei vestiti. Gesù è appena sceso dal monte, dove ha proclamato di fatto la sua nuova costituzione, la legge nuova per i suoi discepoli, è seguito da una grande folla, davanti alla quale compie un prodigio notevole, esponendosi lui stesso all'impurità perché tocca un lebbroso, ma chiede a questi di attenersi alla legge di Mosè, a sottolineare la continuità con l'Antico patto, la completezza di questo attraverso proprio la libertà di Gesù.
questo per noi è molto importante, perché toglie ogni dubbio e ogni falsificazione al concetto di incarnazione. Gesù non è venuto in un certo momento e in un certo luogo a caso e non poteva essere altrove, né in un altro popolo, perché Dio questo popolo aveva scelto fin dall'inizio e con questo popolo aveva cominciato un discorso, che Gesù stesso doveva terminare.