- Invitatorio: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_11_03/01_invitatorio.mp3
- Ufficio delle letture: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_11_03/02_ufficioletture.mp3
- Lodi: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_11_03/03_lodi.mp3
- Ora media: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_11_03/04_oramedia.mp3
- Vespri: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_11_03/05_vespri.mp3
- Compieta: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_11_03/06_compieta.mp3
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Un'idea sul Vangelo del giorno
03 novembre 2009
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 14, 15-24 )
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)
In quel tempo, uno dei commensali, avendo udito questo, disse a Gesù: «Beato chi prenderà cibo nel regno di Dio!».
Gli rispose: «Un uomo diede una grande cena e fece molti inviti. All’ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: “Venite, è pronto”. Ma tutti, uno dopo l’altro, cominciarono a scusarsi. Il primo gli disse: “Ho comprato un campo e devo andare a vederlo; ti prego di scusarmi”. Un altro disse: “Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego di scusarmi”. Un altro disse: “Mi sono appena sposato e perciò non posso venire”.
Al suo ritorno il servo riferì tutto questo al suo padrone. Allora il padrone di casa, adirato, disse al servo: “Esci subito per le piazze e per le vie della città e conduci qui i poveri, gli storpi, i ciechi e gli zoppi”.
Il servo disse: “Signore, è stato fatto come hai ordinato, ma c’è ancora posto”. Il padrone allora disse al servo: “Esci per le strade e lungo le siepi e costringili ad entrare, perché la mia casa si riempia. Perché io vi dico: nessuno di quelli che erano stati invitati gusterà la mia cena”».
Commento
Non sapppiamo quale sia stata l'intenzione dell'invitato al pranzo cui partecipava anche Gesù, forse un modo velato di far i complimenti al padrone di casa, alludendo al fatto che il pranzo era molto buono e quindi chissà come sarebbe stato superbo nel Regno dei cieli.
Al di là dell'immagine, Gesù non entra in discussione, ma precisa invece chi saranno gli invitati a quel pasto, cioè quelli che non hanno rifiutato l'invito.
Ci sono molti modi per rifiutare questo invito, che se un tempo e ancora oggi è rivolto al popolo di Israele, ora è anche per noi. Facilissimo è distrarsi e pensare che tanto avremo tempo per occuparci delle cose di Dio, quando saremo in pensione, oppure la domenica o a Natale.
L'amore di Dio ci incontra come un Kairos, una parola greca che significa occasione, momento favorevole. Ogni tanto ci capita di pensare che forse avremmo dovuto accettare una certa proposta di lavoro, oppure che avremmo dovuto sposare quella persona che abbiamo lasciato scappare, ma in un certo senso la nostra vita l'abbiamo comunque vissuta e come dice il proverbio, non vale piangere sul latte versato. Il problema è che se siamo fuori dal banchetto del Regno, siamo fuori al freddo per sempre, un freddo che fa stridere i denti in eterno.