- Invitatorio: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2009/09_11_23/01_invitatorio.mp3
- Ufficio delle letture: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2009/09_11_23/02_ufficioletture.mp3
- Lodi: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2009/09_11_23/03_lodi.mp3
- Ora media: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2009/09_11_23/04_oramedia.mp3
- Vespri: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2009/09_11_23/05_vespri.mp3
- Compieta: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2009/09_11_23/06_compieta.mp3
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Un'idea sul Vangelo del giorno
23 novembre 2009
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 21, 1-4 )
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio.
Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere».
Commento
Il discorso che la chiesa ci propone per questo ultimo scorcio di anno liturgico riguarda gli ultimi tempi, il giudizio finale, la manifestazione del Messia, in una anticipazione del periodo di Avvento. All'interno di questo contesto è importante la questione riguardante la povertà, mai risolta del tutto nel dibattito ecclesiale. Infatti da un lato Gesù non condanna la povertà, senza tuttavia esaltare la miseria, però non è neppure ostile ai ricchi, ma alla ricchezza quando diventa idolo. Il punto di confine, tuttavia è sottile e questo episodio della vedova che mette nel tesoro il necessario per vivere è emblematico della difficoltà di tracciarlo. Possiamo davvero stare tranquilli, quando abbiamo decisamente il superfluo? d'altra parte dobbiamo lamentarci se siamo stati favoriti dalla vita e dagli eventi, potendo vivere in questo nostro mondo occidentale? I falsi sensi di colpa sono un tratto psicopatologico, ma la giustificazione ad oltranza lo è pure.