- Invitatorio: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2009/09_12_29/01_invitatorio.mp3
- Ufficio delle letture: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2009/09_12_29/02_ufficioletture.mp3
- Lodi: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2009/09_12_29/03_lodi.mp3
- Ora media: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2009/09_12_29/04_oramedia.mp3
- Vespri: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2009/09_12_29/05_vespri.mp3
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Un'idea sul Vangelo del giorno
29 dicembre 2009
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 2, 22-35)
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)
Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, portarono il bambino [Gesù] a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
vada in pace, secondo la tua parola,
perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli:
luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israele».
Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima -, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».
Commento
Tesù si sottomette alla Legge, ma ben più grande è la sua consacrazione al padre, offerta della sua umanità integrale e con essa di tutti gli uomini, di ogni uomo. Per questo Simeone è felice di aver visto questo giorno, anche se come ormai consuetudine in questi giorni, la nascita di Gesù è strettamente legata alla passione e alla scelta radicale che la sua stessa presenza impone.